Noi piangiamo, pensando alla morte e a coloro che sono morti; ma non dovremmo; perché noi sappiamo da dove essi sono partiti, dove ora sono e nelle mani di chi sono: essi sono partiti da questa vita effimera, liberati dalle loro pene; sono nel riposo in attesa di essere illuminati da Dio.
Colui che li tiene nelle sue mani è l'Amico degli uomini, che ha spogliato del loro abito effimero, per rivestirli di corpi di eternità.
Perché, quindi, gemiamo senza motivo?
Perché non crediamo al Cristo che ci ha detto: «Chi crede in me non morirà?» Infatti, anche se l'uomo vedrà la corruzione, dopo la corruzione senz'altro si ricomporrà e si leverà, dicendo: «Tu sei la Vita e la Risurrezione ».
(Romano il Melode)
Perché non crediamo al Cristo che ci ha detto: «Chi crede in me non morirà?» Infatti, anche se l'uomo vedrà la corruzione, dopo la corruzione senz'altro si ricomporrà e si leverà, dicendo: «Tu sei la Vita e la Risurrezione ».
(Romano il Melode)