Credo che la preghiera non sia tutto, ma che tutto cominci dalla preghiera: perché l'intelligenza umana è troppo corta e la volontà dell'uomo troppo debole: perché l'uomo che agisce senza Dio non dà mai il meglio di sè. 
 Don Gasparino
Credo che Gesù Cristo, donandoci il Padre Nostro, ci abbia voluto insegnare che la preghiera è amore. 
 
Credo che si possa pregare tacendo, soffrendo, lavorando; ma il silenzio è preghiera solo se si ama, la sofferenza è preghiera solo se si ama, il lavoro è preghiera solo se si ama.
 
Credo che non sapremo mai con esattezza se la nostra è preghiera o non lo è. Ma esiste un test infallibile della preghiera: è riuscire a crescere nell'amore, nel distacco dal male, nella fedeltà all'amore di Dio.
 
Credo che impara a pregare solo chi impara a tacere davanti a Dio, a resistere al silenzio di Dio.
 
Credo che tutti i giorni dobbiamo chiedere al Signore il dono della preghiera, perché chi impara a pregare impara a vivere.
 
Ma cosa significa pregare? 
 
Forse, nessuno sarà mai capace di dare una risposta esauriente, perché è un problema che parte dal mistero dell'uomo e si perde nel mistero di Dio.
 
Forse, sarebbe più facile dire ciò che non è pregare.
 
Pregare non è recitare. 
Il teatro non serve a Dio. Recitar formule ci fa dei robot e i robot non possono piacere a Dio, perché Dio ci ha fatti figli e ci considera figli.
 
Pregare non è dire parole. 
Dio non ne ha bisogno e l'uomo può comunicare con lui con mezzi più semplici che le parole.
 
Pregare non è dialogare. 
Si dialoga con un eguale, non quando c'è un abisso invalicabile e si manca di strumenti adeguati per comunicare con lui.
 
Pregare non è dilettarsi dei bei sentimenti e dei bei pensieri.  
A Dio non si raccontano storie; davanti a Dio siamo quello che siamo e le belle parole, i bei pensieri non cambiano la situazione reale del nostro intimo.
 
Pregare non è nemmeno riflettere. 
Anche se la riflessione è il potere più straordinario dell'uomo. Per Dio il nostro riflettere non conta di più di una pausa vegetativa.
 
È il nostro amore che Dio aspetta.  
 
Pregare forse è solo questo: lasciarsi amare da Dio e rendersene conto, godere e sforzarsi di rispondere, perché non sappiamo mai come e quando comunichiamo con Dio. Ma sforzarsi è già andare a lui. E' già amare.